venerdì 24 giugno 2011

L'odissea di Napoli e dei suoi rifiuti



Qualche giorno fa chiacchierando con una mia amica di una possibile meta turistica ci siamo ritrovate a parlare di Napoli. Io le dicevo che mi piacerebbe visitarla perché tutte le persone che ci sono state serbano un buon ricordo, parlano di una splendida città, di gente cordiale e disponibile e di ottima cucina. Anche lei, che a Napoli c'è stata qualche tempo fa mi confermava le stesse impressioni ma, di tutte le splendide cose che mi ha raccontato una mi ha colpito più delle altre: mi diceva che mentre era in giro con i suoi amici si sono fermati a chiedere delle indicazioni e un uomo, cordialissimo, si è messo a loro disposizione. E fin qui nulla di strano. Il problema sta nel tipo di risposta che l'uomo ha dato: per indicare la seconda strada a destra ha asserito "lo vedete il primo ammasso di spazzatura? Superatelo e girate al secondo!" 
Io non ci potevo crede: possibile che la gente di Napoli abbia familiarizzato così tanto con i rifiuti da inserirli addirittura nelle indicazioni stradali?
No, certo che no. I napoletani non si sono arresi alla lotta contro i rifiuti, non si sono rassegnati alla loro presenza ma loro malgrado hanno dovuto imparare a conviverci.
Ma è comunque lampante che la gente di Napoli è stanca, arrabbiata e preoccupata e lo dimostra tutti i giorni.
E' stanca perché questa situazione va avanti oramai da troppo tempo, è arrabbiata perché le promesse sono state tante e non sono state mantenute, ma in particolar modo i napoletani sono preoccupati: sono preoccupati per la loro salute, per la salute dei loro figli, per la riuscita dei loro raccolti e della stagione turistica.


Proprio ieri il Codacons ha affermato che depositerà una denuncia alla Procura di Napoli perché: "La presenza di immondizia nelle strade di Napoli ha raggiunto livelli preoccupanti e tali da rappresentare un concreto pericolo per la salute dei cittadini. Il rischio e' lo scatenarsi di qui a breve di una vera e propria epidemia nella città, con la diffusione incontrollata di sostanze nocive e infettive nell'aria e l'insorgenza di malattie nei centri abitati. Per questo abbiamo chiesto alla Procura di aprire una indagine per i reati di epidemia, inquinamento e omissione di atti dovuti, chiedendo al tempo di stesso di procedere all'immediato sequestro dei cumuli di spazzatura presenti per le strade, e disporne lo smaltimento coatto nelle discariche di tutta Italia."
Anche il presidente Napolitano non ha nascosto la sua apprensione per la situazione che si è venuta a creare e ha aggiunto di aver espresso più volte al Presidente del Consiglio la sua preoccupazione al riguardo, anche per la mancata approvazione del decreto che consente il trasferimento dei Rifiuti in altre Regioni ma, come dicevo prima, tante sono state le promesse e troppo pochi i fatti.
Il sindaco de Magistris durante la conferenza stampa tenutasi ieri non ha usato mezzi termini per attaccare il governo, queste le sue parole: "A Napoli la situazione ambientale e sanitaria è grave, ma la salute pubblica è messa ancora più a rischio dai roghi che, dolosamente, vengono appiccati. Berlusconi dimostra con i fatti che se ne frega di Napoli", ha detto il sindaco ribadendo che il Governo" si è lavato le mani, facendo come Ponzio Pilato. Non si è assunto le sue responsabilità e altri sono lenti ad adottare provvedimenti che potrebbero liberare la città dai rifiuti, ognuno deve fare la sua parte".
Speriamo che questa volta davvero ognuno faccia la sua parte prima che la situazione precipiti del tutto.

I turisti in giro per la città fotografano la spazzatura 

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