giovedì 7 luglio 2011

I libri proibiti: il tesoro segreto del Vaticano

Deposito dell'archivio segreto Vaticano
Quando i nostri antenati si resero conto che la tradizione orale non garantiva alle loro storie, ai loro racconti e alle loro scoperte una trasmissione fedele nel corso del tempo, decisero di creare uno strumento che permettesse loro di tramandare di padre in figlio le narrazioni fedelmente, senza troppi errori: la scrittura.
Da quel momento ad oggi miliardi e miliardi di testi, di racconti, di poesie, di lettere sono state scritte e altrettante sono andate perdute. Esiste però un posto in cui il sapere universale è custodito con bramosia e cura, un posto in cui accedere è impossibile per quasi tutti gli uomini, un posto in cui ognuno di noi vorrebbe avere il privilegio di entrare almeno per una volta: gli archivi vaticani.
E' risaputo che per molti secoli la Chiesa ha cercato di contrastare con ogni mezzo, anche i più cruenti, lo svilupparsi di una cultura che andasse oltre i dogmi della Bibbia. Si urlava all'eresia e alla stregoneria per poter difendere quel potere ecclesiastico che l'intelligenza di molti stava minando attraverso scoperte scientifiche destinate a cambiare il modo di pensare dell'intera umanità e questo era considerato un pericolo.
Interi libri, volumi, disegni vennero requisiti dall'inquisizione e vennero fatti sparire.
Fortunatamente non del tutto ma, sfortunatamente, ai più non è concesso consultarli.
Raccolti in quegli scaffali ci sono secoli di storia: testi esoterici, accordi siglati, vangeli apocrifi, inventari sui tesori della Chiesa, testi scientifici, lettere e bolle papali. Insomma un immenso patrimonio per l'umanità ma di cui l'umanità è stata privata.
Istituito da Paolo V nel 1612, l'archivio segreto del Vaticano contiene opere che non vedono la luce da oltre 400 anni.
Da febbraio 2012 però ci sarà una piacevole novità: una mostra, Lux in arcana, darà la possibilità a tutti noi di osservare da vicino 100 documenti di inestimabile valore.
Sigilli della lettera dei membri del Parlamento inglese a
 ClementeVII sulla causa matrimoniale di Enrico VIII
Il più antico di tutti è il Dictatus papae di Gregorio VII (1073-1085), la carta che è alla base della teocrazia pontificia; saranno poi esposte la Bolla di deposizione di Federico II (1245), conseguenza diretta del Dictatus, con la quale il Papa Innocenzo IV scomunica l’Imperatore; la Lettera dei membri del Parlamento inglese a Clemente VII sulla causa matrimoniale di Enrico VIII (1530), considerato il documento più impressionante prodotto nell’Inghilterra dei Tudor. 

Firma di Galileo Galilei tratto dagli atti del processo
Tra i documenti più significativi troviamo gli Atti del processo di Galileo Galilei (1616-1633), l’incartamento completo, con tanto di manoscritti dello scienziato, relativo al processo al termine del quale Galileo pronunciò l’abiura. Inoltre verranno esposti due documenti che, prima ancora che per il loro contenuto, colpiscono per la peculiarità dei supporti su cui sono scritti: la lettera su seta di Elena di Cina a Innocenzo X (1650), con tanto di pizzi e sigillo tradizionale, e la Lettera su corteccia di betulla degli indiani d’America a Leone XIII (1887).
Più recenti ma per questo non meno importanti i  documenti del cosiddetto «periodo chiuso» relativi alla Seconda Guerra Mondiale e al pontificato di Pio XII che saranno consultabili per la prima volta. Il limite cronologico posto alla consultabilità dei documenti conservati nell’Archivio Segreto Vaticano è infatti fissato a tutto il pontificato di Pio XII (ottobre 1958).
I documenti che saranno dunque eccezionalmente esposti , spiega Mons. Sergio Pagano, Prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano «non faranno luce su Papa Pacelli, ma saranno piuttosto documenti “emotivi” che faranno rivivere la drammatica atmosfera di quegli anni». Aggiunge poi che, secondo le previsioni, «il pontificato di Pio XII sarà aperto fra tre o quattro anni, anche se l’ultima decisione in merito spetta sempre al Santo Padre».
Questa mostra che si concluderà a settembre 2012 rimane comunque un'occasione unica per osservare da vicino 12 secoli di storia che fino ad oggi ci sono stati negati.

Per saperne di più consulta il sito

Nessun commento:

Posta un commento